L'osteopatia cranio sacrale è un ambito di trattamento osteopatico che ha un ruolo importante nella pratica quotidiana di ogni osteopata. Spesso rimane però quasi incomprensibile allo sguardo inesperto del paziente. In questo articolo spiegheremo come l'osteopatia cranio sacrale è nata e si è evoluta nel tempo e cosa fa l'osteopata quando appoggia le mani sulla testa di un paziente.
Storia dell'Osteopatia Cranio Sacrale
Per introdurre l'argomento dell'osteopatia cranio sacrale è importante iniziare dalla nascita di questo approccio.
William Garner Sutherland
William Garner Sutherland era uno dei più brillanti allievi di A. T. Still, il fondatore dell'osteopatia. Durante i suoi studi ebbe delle intuizioni che lo portarono a mettere in dubbio la totale immobilità e staticità delle ossa del cranio.
In uno dei suoi racconti, ricorda che un giorno guardando un cranio disarticolato la sua curiosità fu attratta dalle ossa temporali. I margini di queste ossa sembravano fatti proprio per dare la possibilità di movimento.
Per anni tenne per sé i suoi studi e scoperte e iniziò a studiare nel dettaglio tutte le ossa craniche. In particolare all'inizio si concentrò sulle suture e le sue osservazioni confermarono le intuizioni che aveva avuto. Dopo diversi anni di studi, esperimenti su se stesso e di pratica con i pazienti, pubblicò il suo primo libro con le sue scoperte. Il libro era così "audace" per l'epoca che fu costretto a riscriverlo in una versione più accettabile per la medicina del tempo.
Una Vita di Ricerca
Oltre a parlare delle possibilità di movimento delle suture ossee, introdusse anche lo studio e l'approccio alle membrane che mantengono in relazione le ossa del cranio, il sacro e tutto il sistema nervoso.
Continuò le sue ricerche e studi per tutta la vita addentrandosi sempre più nel profondo e ricercando ciò che stava all'origine di tutti i movimenti che percepiva.
Passò dallo studio delle ossa, a quello delle membrane, fino al liquor e ai fluidi che scorrono al loro interno. Come raccontiamo in questo articolo sulla biodinamica arrivò a coniare il termine "Respiro della Vita". Con questo termine si riferiva alla forza che porta i liquidi stessi a muoversi e a portare la salute in tutto il corpo.
Sutherland fu un pioniere in questo ambito e ancora oggi le sue intuizioni sono le fondamenta del lavoro di ogni osteopata.
L'Importanza della Valutazione del Cranio
La valutazione del cranio è fondamentale per valutate lo stato del sistema del paziente. La salute nasce prima di tutto dal sistema nervoso che coordina ed esprime la capacità del corpo di mantenere in armonia tutte le sue parti. Per questo motivo proprio la palpazione del cranio può darci un'idea dell'espressione della salute e della vitalità del paziente. Ma come si traduce nella pratica questa espressione di salute? Nel prossimo paragrafo risponderemo a questa domanda.
Meccanismo Respiratorio Primario (MRP)
In osteopatia cranio sacrale viene definito meccanismo respiratorio primario il movimento ritmico che si produce dalle spinte del sistema nervoso che a cascata mette in moto le ossa del cranio e l'osso sacro. Può sembrare difficile, ma ora vi spiego meglio. Per immaginare come il sistema nervoso può generare questo movimento possiamo pensare ad un neonato. Nei primi mesi di vita il sistema nervoso va incontro ad una grandissima crescita e genera pressioni su tutte le ossa del cranio. Le ossa del neonato hanno una grande plasticità e assecondano le spinte del cervello in crescita.
Queste spinte sono presenti anche nell'adulto, anche se non più così forti. Il cervello dell'adulto non è più in crescita, ma i fasci delle sue cellule preservano una motilità, come d'altronde tutte le cellule del corpo. E' per questo motivo che le suture non sono completamente bloccate, ma mantengono la possibilità e la capacità di assecondare piccole pressioni che arrivano dalle spinte del sistema nervoso. L'osteopata conosce come ogni singolo osso dovrebbe muoversi fisiologicamente durante questi movimenti e può quindi valutare se sono presenti disfunzioni. Il cranio avrà una fase di espansione che durerà qualche secondo, e una fase di ritorno allo stato iniziale. Durante queste fasi ogni struttura sarà sottoposta a tensioni che cambieranno e che potranno essere studiate dalla mano attenta dell'osteopata.
Strutture Trattabili in Osteopatia Cranio Sacrale
Appoggiando le mani sul cranio di un paziente cosa è possibile valutare e trattare?
Suture
Le ossa del cranio sono unite tra loro attraverso articolazioni chiamate suture. Come abbiamo già spiegato queste articolazioni non sono di certo mobili come quelle di un gomito o di una spalla, ma nonostante questo hanno la possibilità di resistere alle pressioni interne ed esterne compiendo piccoli movimenti. Assicurarsi che la capacità di movimento sia conservata è essenziale per la salute del paziente.
Membrane a Tensione Reciproca
Le ossa sono mantenute in tensione dalle membrane che le ricoprono all'interno. Queste membrane sono appunto chiamate "membrane a tensione reciproca". Sono formate dallo strato meningeo più esterno, la dura madre, cioè la membrana che avvolge e protegge tutto il sistema nervoso e che si inserisce sulle ossa. Queste membrane mantengono l'equilibrio tra tutte le parti dell'encefalo.
Per capire meglio possiamo immaginare un paracadute. L'aria che lo gonfia è l'espansione e la spinta del sistema nervoso, i tiranti sono le membrane che mantengono l'equilibrio e dirigono le spinte.
Avere delle tensioni omogenee ed equilibrate permette un'espressione e uno stato di salute migliore del sistema.
Per valutarle l'osteopata appoggia le mani sul cranio del paziente e mettendo in tensione le ossa tra loro può valutare le membrane al loro interno e se necessario trattarle in modo da ribilanciare le tensioni.
Liquidi nel Cranio
Altre strutture che è possibile valutare sono i seni venosi cranici e i ventricoli, proprio perché nascono tra le membrane a tensione reciproca.
I seni venosi sono gli spazi in cui scorre il sangue venoso che viene portato via dal cranio per tornare al cuore.
Un drenaggio appropriato del cranio è fondamentale per permettere una funzione corretta del sistema nervoso che in questo modo può eliminare tutti gli elementi di scarto e tossine. Soprattutto per chi soffre di emicrania, avere un sistema di seni venosi funzionale è fondamentale per eliminare tutte le sostanze infiammatorie che si accumulano durante un attacco di emicrania.
I ventricoli sono le aree in cui è prodotto il liquor, la sostanza definita come la più "nobile" nell'uomo. È il liquido responsabile del nutrimento del cervello e di tutto il sistema nervoso. Per questo motivo è facile comprendere l'importanza di una corretta distribuzione in tutta la testa.
Osso Sacro
Quando si parla di trattamento cranio sacrale l'osso sacro è sempre messo un po' in secondo piano. Spesso succede perché è difficile comprendere la connessione che lo lega al cranio.
Come spiegavo prima la dura madre, la membrana che ricopre il cervello, ricopre anche tutto il sistema nervoso, compreso il midollo spinale, cioè la parte che scende all'interno della colonna vertebrale e da cui nascono i nervi che raggiungeranno ogni parte del corpo.
Il midollo è libero di scorrere all'interno della colonna, ma è ancorato ai suoi estremi, cioè alla base del cranio e alla base del sacro.
Questa relazione implica che uno influenzi l'altro e viceversa. Un sacro "bloccato" può riflettersi negativamente sulla fisiologia del cranio e la stessa cosa vale al contrario.
Osteopatia Cranio Sacrale in Conclusioni
Nel paragrafo precedente abbiamo elencato alcune delle principali strutture che vengono approcciate nell'osteopatia cranio sacrale, ma nella realtà sono molto più numerose. Per questo motivo l'osteopatia cranio sacrale è utilizzata per trattare molti disturbi differenti. Ad esempio viene utilizzata per trattare problematiche relative alla bocca, alla masticazione e alla deglutizione. Si utilizza per disturbi alla vista, vertigini, acufene e emicrania e problematiche ormonali, viscerali e molte altre. Bisogna ricordare però, come vi abbiamo raccontato in questo articolo sulla disfunzione primaria, che è sempre necessario approcciare il paziente a 360 gradi. Non esiste un approccio osteopatico migliore di un altro. L'osteopata deve sapersi servire dell'approccio che il sistema del paziente richiede e l'osteopatia cranio sacrale è solo un'altra freccia pronta da utilizzare nella faretra dell'osteopata.
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